La pianta del cumino trova la sua origine in Siria, i suoi semi assomigliano a quelli del finocchio ma risultano essere più piccoli e più scuri. Ha un sapore dolceamaro, aromatico, terroso, pungente, con note aspre e affumicate.
Il cumino ha ottime proprietà digestive ed è quindi un valido alleato per contrastare gonfiore e coliche addominali; quindi una tisana bevuta a fine pasto potrebbe essere di aiuto (trovi qui la ricetta della tisana).
Masticare i semi di cumino invece serve a contrastare l’alitosi.
Questa spezia è ricca di ferro, quindi nella medicina naturale viene utilizzato per curare l’anemia, ma anche per stimolare il sistema immunitario.
Come utilizzarlo in cucina?
Il sapore dei semi di cumino è molto intenso, per questo motivo dovrai utilizzarli con parsimonia in modo da non coprire il sapore delle pietanze.
Questa spezia viene perlopiù utilizzata in ricette mediorientali, piatti messicani, pane, focacce e legumi, ma si abbina perfettamente anche a verdure, carne, pesce e formaggi, quindi libero sfogo alla fantasia!
Il consiglio è quello di tostare i semini in padella prima di utilizzarli, in modo da sprigionare al meglio il loro aroma.
Questa spezia era particolarmente amata dai Romani e dai greci; questi ultimi infatti tenevano il cumino sempre in tavola, un po’ come si fa da noi con il pepe.