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Quando il Buonumore vien Mangiando

Sempre più spesso si sente parlare di Comfort Food o di quanto il cibo abbia un importante coinvolgimento emotivo e dato che l’argomento ha un risvolto prettamente psicologico ho chiesto aiuto alla Dott.ssa Giulia Avanza ( link del suo sito–> https://www.giuliaavanza.it/) ed ecco la sua spiegazione:

“Il cibo è un’esperienza emotiva primaria, che affrontiamo quotidianamente nel rito dell’alimentazione, un circuito essenziale a livello biologico, che spesso viene utilizzato per ritrovare il buonumore, scacciando i pensieri negativi.
A chi non è mai capitato, in fin dei conti, di voler compensare un disagio fisico o psicologico, una situazione particolarmente stressante, con un determinato cibo e sentirsi immediatamente consolato e appagato?
Nel nostro cervello risiede infatti una “memoria dei sapori” in grado di rievocare le gioie associate a determinati cibi che generano conforto perché legati a ricordi dell’infanzia.
La crostata della nonna, il gelato di quella gelateria artigianale tanto amato ai tempi del liceo e del primo amore, gli spaghetti alle vongole gustati al mare in quel locale in riva al mare, tutt’altro che chic, ma così caro al vostro cuore!
La scelta del comfort food varia da persona a persona, da regione a regione, da Paese a Paese, ma tutti abbiamo un piatto, un alimento che come nessun altro sa ricaricare il nostro umore e cambiare il verso di una giornata storta.”

Mi sento di concludere dicendo di goderci il nostro comfort food e anche se si sta seguendo un piano alimentare dimagrante non è il singolo “sgarro” a rovinare il percorso; impariamo ad avere una dieta flessibile che ci permetta di mantenere il peso corporeo ma che sia anche gratificante.