Troppo spesso il binomio sonno e salute è sottovalutato.
Lo sviluppo industriale, tecnologico e digitale ha completamente stravolto i ritmi fisiologici; il tempo per lavorare, divertirsi e nutrirsi non ha più regole.
Il corpo però ha bisogno dei suoi tempi e non ha capacità adattative così veloci rispetto ai suoi ritmi naturali.
L’alterazione del ritmo sonno/veglia non da’ solo sintomi di stanchezza, il sonno è un bisogno primario come il nutrirsi; quindi la sua privazione o la sua scarsa qualità, ha conseguenze sulla salute e sulla vita familiare e sociale. La relazione tra la privazione o la scarsa qualità del sonno e lo stato di salute è conosciuta sin dai tempi antichi, quando la privazione del sonno veniva utilizzata come forma di tortura.
Quanto dormire? Non esiste una regola universale sulla quantità, ma quello che più conta è la qualità del sonno.
Il sonno ha la sua capacità rigenerativa quando il giorno successivo ci si risveglia con una sensazione di benessere che viene mantenuta nell’arco della giornata.
Una corretta qualità del sonno apporta molti benefici:
- mantenimento del metabolismo del cervello
- bilanciamento del metabolismo degli zuccheri
- produzione di un maggior numero di anticorpi
- eliminazione delle tossine
- consolidamento e rafforzamento della memoria
Una non idonea quantità di sonno invece può essere tra le cause dell’insorgenza della sindrome metabolica, non in modo diretto, ma associata a fattori che favoriscono l’obesità addominale, l’ipertensione, basso colesterolo HDL, trigliceridi elevati e glicemia superiore ai 110.
Nel caso di privazione del sonno si verifica un aumento del cortisolo (ormone dello stress) in fascia serale e una ridotta tolleranza agli zuccheri.
Ed ecco che arriviamo a parlare di alimentazione che ha un ruolo chiave sulla qualità del sonno. Alla sera sarebbe opportuno evitare tè, caffè, e cibi troppo salati, oltre al fatto di consumare piccole porzioni per non appesantire la digestione. Ottimi alleati per rilassare l’organismo sono invece i carboidrati , sfatando così una volta per tutte il mito che i carboidrati a cena non vanno mangiati. In particolare la pasta, il pane, il riso e l’orzo contengono un amminoacido che si chiama triptofano, che favorisce la produzione di serotonina, neurotrasmettitore indispensabile per il benessere e per il rilassamento.
Come ogni mese vi lascio l’immagine da utilizzare come sfondo per il vostro Pc: