Fame, sazietà o pienezza? L’approcio mindful eating

Per questo articolo ho chiesto aiuto a una professionista che stimo molto, la psicoterapeuta Barbara Donadoni: ecco cosa ci ha preparato.

Quando nasciamo abbiamo la capacità innata di autoregolarci.
Un neonato sa quanto e quando alimentarsi, tanto che le linee guida scientifiche si sono allineate su un allattamento “a richiesta”.
Così, come nel momento dello svezzamento, il bambino dice “basta” quando si sente sazio. Lo esprime con grande decisione e fermezza serrando la bocca, allontanando il piatto, ponendo l’interesse su altro.
Già da piccolissimi siamo pienamente competenti anche sul piano della nutrizione.

Nel tempo questo processo viene purtroppo viziato e forzato, e ne perdiamo le tracce, confondendo sempre di più il senso di pienezza con quello di sazietà.

Proviamo a pensare a quante volte ci è stato detto “mangia tutto” o quante volte lo si dice ai figli.
Ma la domanda alla base è: tutto è la quantità giusta?
Oppure noi siamo portati a mettere nel piatto più di ciò che serve?

Quante volte ci alziamo da tavola “rotolando”, appesantiti e sovraccarichi.

Con la mindful eating ci si può allenare nel ritrovare nuova consapevolezza del proprio senso di sazietà, andando quindi a ripristinare meccanismi più utili e funzionali, ritrovando il giusto rapporto con il cibo e riprendendo le redini qualora ci si ritrovi nel vortice della fame nervosa o di cattive condotte alimentari.

Credo che la vera conquista sia poter ritrovare la libertà di mangiare con piacere e serenità sentendosi nuovamente in ascolto di se stessi e più capaci di gustare un piatto mangiandolo con tutti i sensi in un’esplosione di emozioni e sensazioni uniche.

Ecco un piccolo assaggio di mindful eating:
Prendi un cioccolatino e mangialo come faresti al tuo solito.
Ora, invece, siediti comoda sulla sedia
Spegni telefono o televisore per un attimo
Fai un respiro profondo
Prendi un cioccolatino
Scartalo con calma
Guarda la sua forma, il suo colore
Con il tocco senti la sua superficie, liscia o rovina, fredda o calda
Portalo al naso e senti il suo profumo
Spezzalo e senti il rumore che fa
E poi portalo alla bocca
Fallo appoggiare sulla lingua
Senti come si scioglie, percepisco il gusto che si sprigiona.

Quali sensazioni hai avuto? In ogni azione cosa hai sentito?
Quei due cioccolatini hanno avuto lo stesso sapore?
Quale ti ha soddisfatto di più?