Le nocciole sono i semi di Corylus avellana, specie originaria dell’Asia minore ma oggi diffusa in tutte le aree del mondo con clima temperato. In Italia sono coltivate principalmente in Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia. Ma devi sapere che il nostro non è il primo paese al mondo nella coltivazione di questa tipologia di frutta. Il maggior Paese produttore di nocciole è infatti la Turchia, con ben il 70% della produzione mondiale. Segue l’Italia con il 13% e chiudono il podio gli Stati Uniti con il 4% della produzione.
Le proprietà delle nocciole
Le nocciole, come tutta la frutta secca, sono povere di acqua e costituite per l’88% da grassi, in particolare abbondano di grassi monoisaturi e polinsaturi come acido oleico e alfa linolenico e sono prive di colesterolo. Tra i micronutrienti sono ricche di vitamina E, manganese e magnesio.
Viste le elevate proprietà antiossidanti, l’olio di nocciole viene estratto ed utilizzato principalmente nell’industria cosmetica per arricchire le creme di tali proprietà.
Alcune curiosità sulle nocciole
Devi sapere che Il nocciolo è stato uno dei primi fruttiferi utilizzati e coltivati dall’uomo. Dunque, fin dall’antichità, vi sono molti miti e leggende che ruotano intorno alla nocciola: per le popolazioni celtiche, l’albero di nocciola era considerato l’albero sacro perché il suo frutto rappresentava la saggezza e la conoscenza.
Alle nocciole venivano attribuite anche virtù di fecondità e abbondanza. Questo perché il nocciolo ha la capacità di emettere moltissimo polline e quindi di riprodursi rapidamente. Infatti, i romani regalavano cestini colmi di nocciole ai giovani sposi come amuleto di fecondità, prosperità e pace.
E non è fin ita qui: un antico rimedio contro la calvizie consisteva nello spalmarsi la testa con olio di nocciola.
A un certo punto, le nocciole, si mostrarono come l’alternativa economica al cioccolato: durante le guerre del Risorgimento, il governo piemontese aveva ridotto l’importazione di generi di lusso, tra cui il cacao. Perciò Paul Caffarel, fondatore della famosa azienda che tutt’oggi porta il suo nome, pensò di sostituirlo in parte con le nocciole che il Piemonte produceva in grande quantità e di grandissima qualità: nacque così il buonissimo e tutt’ora molto apprezzato Gianduiotto.
Il Piemonte e la sua nocciola I.G.P.
Abitando in Piemonte non posso non raccontarti della sua nocciola I.G.P. Infatti il Piemonte ha ben 5 siti iscritti nell’UNESCO, disposti tra le Langhe, il Roero e il Monferrato. La varietà di nocciolo coltivata in Piemonte, universalmente riconosciuta come la migliore del mondo, è la Tonda Gentile Trilobata.
La Nocciola Piemonte IGP è particolarmente apprezzata per i suoi parametri qualitativi quali:
- Resa elevata alla sgusciatura
- Gusto ed aroma eccellenti dopo la tostatura
- Elevata pelabilità naturale
- Sapore fine e persistente
- Buona conservabilità grazie a un basso contenuto di grassi
Non saremo quindi i maggiori produttori a livello di quantità, ma in merito alla qualità non ci batte nessuno!
Le nocciole in cucina sono spesso e volentieri abbinate a piatti dolci, come torte, biscotti e creme. Oggi però voglio proporti questa tipologia di frutta secca per arricchire un piatto salato che io amo: la torta salata con porri, ricotta e nocciole.